Curatorship of "Send feedback > Missing place?", solo show by Virginia Dal Magro
September 2020 @ Wild Mazzini - Data Art Gallery, Turin
Virginia Dal Magro's work questions our relationship with knowledge of the world and its geographical representation through a refined aesthetic interpretation.The artist places at the center of his work the formal outcomes that may arise from the interaction between the graphic definition of a technical data and its contamination with imperfection (digitally generated by the glitch of the data itself), identifying, through a methodical research of information gaps in our system of description and representation of the world, to transform them into formal graphic errors that produce new visual scenarios.The visitor is therefore surrounded by a mass of information that describes an absence of information: an iteration that generates a conceptual short circuit, a representation system that depicts the flaws in a representation system.
Virginia Dal Magro's work therefore brings a conceptual contribution in a language dominated by technique, materially representing a possibility of an alternative approach.In fact, the title of the exhibition refers, adding an element of doubt, to one of the error messages that Google Maps gives as a response when the user is faced with a place that is not mapped or reported, an example of the shared perception in our society that every void must somehow be filled, that the unknown is a problem to be solved.On the contrary, the artist explores with these works, although different from each other, the significant possibilities of the absence of data. Virginia Dal Magro invites us to consider error, the unknown and imperfection as an opportunity rather than a problem.
L’opera di Virginia Dal Magro mette in questione attraverso una raffinata lettura estetizzante il nostro rapporto con la conoscenza del mondo e con la sua rappresentazione geografica.
L’artista colloca al centro del proprio lavoro gli esiti formali che possono nascere dall’interazione tra la definizione grafica di un dato tecnico e la sua contaminazione con l’imperfezione (generata digitalmente dal glitch del dato stesso), andando a identificare, attraverso una metodica ricerca, dei vuoti di informazioni nel nostro sistema di descrizione e rappresentazione del mondo, per trasformarli in errori formali grafici che producono nuovi scenari visivi.
Il visitatore è circondato quindi da una massa di informazioni che descrive un’assenza di informazioni: un’iterazione che genera un cortocircuito concettuale, un sistema di rappresentazione che raffigura le falle di un sistema di rappresentazione.
Il lavoro di Virginia Dal Magro porta quindi un contributo concettuale in un linguaggio dominato dalla tecnica, rappresentando materialmente una possibilità di approccio alternativa. Il titolo della mostra fa infatti riferimento, aggiungendo un elemento di dubbio, ad uno dei messaggi di errore che Google Maps dà come risposta quando l’utente si trova di fronte a un luogo non mappato o segnalato, esempio della percezione condivisa nella nostra società che ogni vuoto debba in qualche modo essere riempito, che l’ignoto sia un problema da risolvere. Al contrario l’artista esplora con questi lavori, pur tra loro differenti, le possibilità significanti dell’assenza di dati. Virginia Dal Magro ci invita a considerare l’errore, l’ignoto e l’imperfezione come un’opportunità piuttosto che come un problema.
